domenica 17 dicembre 2006

In serie

Finché lavoravo solo per me stessa, sono sempre stata una miniaturista da pezzo unico; poi ho cominciato con le fiere. Allora ho dovuto piegarmi alla legge dell'assortimento, e produrre anche cinque o sei pezzi tutti uguali. Ho fatto un sacco di resistenza, all'inizio, perché affrontavo il problema con la vecchia mentalità e soprattutto il vecchio metodo: lavoravo su un pezzo dall'inizio alla fine, e poi passavo al secondo, poi al terzo, ecc. Insomma avevo tutta la noia della produzione in serie e nessun vantaggio.
Mi ci è voluto un po' per capire che, per esempio, a rivestire una teglia di pasta ci mettevo quasi lo stesso tempo che a rivestirne quattro o cinque insieme. E, da quando ho toccato con mano le gioie della cosiddetta ottimizzazione (aaargh), non sono più tornata indietro.

Vi dirò anzi che è quasi divertente, e di sicuro dà soddisfazione, perché il tempo si dilata e con poco lavoro in più si hanno molti più pezzi pronti. Ma soprattutto in questo modo la ripetitività è infinitamente più leggera (che poi è quello che mi esasperava quando confezionavo i pezzi uno per uno): è vero che i gesti son sempre quelli, ma facendoli insieme contano quasi come uno solo.

Un'altra cosa che ho cominciato a fare è dedicare un po' di tempo, ogni tanto, a preparare degli *ingredienti*: le varie murrine da affettare, le guarnizioni (mirtilli, asparagi, ecc.), le sfoglie per le lasagne, i cannelloni vuoti, le basi per le meringate, .... Insomma, mi porto avanti col lavoro e, quando è ora di realizzare i pezzi completi, devo solo assemblare e rifinire. Non so se risparmio tempo (ma credo di sì): di certo, dividendo il lavoro in fasi e lasciando passare magari anche parecchio tempo tra una fase e l'altra, non ho l'angoscia del foglio bianco, di passare dal niente al pezzo finito, e insieme mi pare tutto più leggero e veloce, perché la *fatica* delle singole fasi è già stata dimenticata.

Detto questo, il mio limite massimo di *produzione in serie* resta cinque o sei pezzi per volta, non di più: altrimenti, in barba a tutti i miei trucchi, alle fasi separate, all'ottimizzazione, divento pazza di noia lo stesso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un grande augurio di Buon Natale da un tuo lettore.
Ciao

marcella aka milo ha detto...

auguri a te Adriano, e grazie per visita e segnalazione. Molto apprezzata!